Chiesa In Sasso Palazzuolo

Tra le acque dei torrenti e dei ruscelli del fiume Senio nasce il piccolo Comune di Palazzuolo, Il cui nome è il diminutivo del termine latino “Palatium” (“palazzo, edificio”), al quale è stata poi aggiunta la specificazione “sul Senio” in riferimento al fiume.

 

La storia di Palazzuolo inizia passeggiando per i sentieri e vicoli dove transitavano stranieri di ogni tipo: mulattieri, carbonai, sensali, ricchi possidenti e contrabbandieri. Il via vai di gente generava business per il paese, non solo per il commercio, ma anche per la tassa prevista per il pedaggio che veniva gestita dalla comunità ebrea locale, essendo questo genere di attività proibita ai cristiani.

 

Palazzuolo restò comunque terra di passaggio e di scambi anche nei tempi successivi; celebri personaggi passarono per le strette vie del piccolo borgo, come Giuseppe Garibaldi che, insieme al generale Giovan Battista Culiolo, soggiornò presso il Comune durante la fuga dagli austriaci nel 1849 e  fu ospitato nel palazzo di fronte alla Piazza che oggi porta il suo nome.

Non molto distante da Piazza Garibaldi, lungo Via Roma, al civico 51, è presente un nostro punto ATM: una Cassa Smart che, oltre a consentire il prelievo dei contanti, permette di fare alcune operazioni come effettuare bonifici, ricariche telefoniche, versare contanti/assegni e pagare le bollette; questa soluzione ci permette di garantire la nostra presenza ed il nostro supporto alla collettività. 

 

Oggi Palazzuolo è soprattutto punto di incontro per gli escursionisti. Dal borgo partono numerosi sentieri, ma la meta più amata è la Cascata dell’Abbraccio situata lungo un suggestivo sentiero, protetto dagli alberi, che costeggia i corsi d’acqua. Una volta raggiunta la Cascata dell’Abbraccio ci si trova alle spalle della stessa e si può ammirare lo scorrere delle acque da dietro le quinte, come in un palcoscenico di un anfiteatro.

La Cascata dell’Abbraccio è uno spettacolo unico ed una meta frequentata da molti innamorati che percorrono tutto il sentiero fino alla cascata per scambiarsi una promessa d’amore; d’estate bisogna essere fortunati perché spesso, a causa dei periodi di secca, non c’è acqua, invece, d’inverno, con l’arrivo delle rigide temperature, il gelo crea meravigliosi pinnacoli di ghiaccio.

 

Proseguendo oltre alla cascata si arriva al rifugio “I Diacci”, raggiungibile anche dal Passo della Sambuca, dove spesso capita di imbattersi in animali immersi nel loro habitat. Nei boschi, lungo il sentiero, è facile ammirare un branco di lupi oppure un gruppo di cerbiatti, ma anche volpi, piccoli cinghiali e gli altri animali del nostro territorio.

 

Una vita, quella di Palazzuolo, piena di colori e di silenzi; lontano dall’inquinamento, dal traffico e dai frenetici ritmi metropolitani e uno stile di vita, che, con scatti unici e racconti di storie tratte dalle persone che ci vivono, vogliamo custodire nella nostra Terra Comune.

 

 

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