7.500 euro donati dall'associazione “Amici della Terra”
Distribuito il ricavato della “Festa della fiorentina e del sangiovese” di Castel Bolognese. La cerimonia si è svolta venerdì 29 novembre nella sala della BCC della Romagna Occidentale.
Passione, entusiasmo, spirito di comunità: ecco gli ingredienti che da tempo animano l’attività dell’associazione “Amici della Terra” che, anche quest’anno, tramite l’iniziativa “Festa della fiorentina e del sangiovese” svoltasi il 6 e 7 aprile scorsi, ha raccolto ben 7.500 euro da donare in beneficenza. La cerimonia di consegna dei contributi si è svolta a Castel Bolognese nella mattinata di venerdì 29 novembre, nella sala Don Garavini della BCC della Romagna Occidentale, tra i principali partner dell’iniziativa. Ad introdurre l’incontro è stato il presidente della BCC Romagna Occidentale, Luigi Cimatti, che ha sottolineato il valore comunitario della cerimonia: “Ospitiamo questa iniziativa sempre con piacere, in particolare quest’anno perché anche la nostra banca presenta delle novità, l’adesione al gruppo ‘Credito Cooperativo Italiano’ e un nuovo logo, che vanno nella direzione del consolidamento della nostra autonomia, dell’essere la banca del territorio animata da un nuovo spirito e da solidi tradizioni”.
“L’attività dell’associazione ‘Amici della Terra’ - ha continuato Cimatti - è importante perché promuove un mondo, quello agricolo, al quale la nostra Banca cooperativa è storicamente legata fin dalle origini, nel 1904. Dall'impegno degli agricoltori nasce valore e dal loro spirito di solidarietà nasce questa festa che ogni anno destina importanti risorse alle associazioni del territorio. Diceva Gandhi ‘Dimenticare come zappare la terra e curare il terreno significa dimenticare se stessi’, molte volte siamo presi da mille cose e ci dimentichiamo quelle veramente importanti, ma per fortuna ci sono questi volontari che con il loro impegno continuano a curare questo territorio”.
“Agli ‘Amici della terra’ e a tutte quelle associazioni che hanno collaborato devo fare un doppio ringraziamento - ha affermato Luca Della Godenza, sindaco di Castel Bolognese -. Innanzitutto perché con la ‘Festa della fiorentina’ contribuiscono a rianimare il nostro centro storico e a rilanciare il tema dell’agricoltura e della sostenibilità, poi perché alla fine di questo percorso fanno la cosa più preziosa, restituendo ciò che hanno guadagnato alla comunità, attraverso le associazioni del territorio. L’Amministrazione comunale si impegna in un’ottica di condivisione e facilitazione di tutte quelle che sono le attività associative ed economiche perché senza loro Castel Bolognese non sarebbe quella comunità coesa che tutti riconoscono”.
Francesco Farolfi è il presidente dell’associazione “Amici della Terra” che da 16 anni organizza la “Festa della fiorentina e del sangiovese”, un “appuntamento, giunto nel 2019 alla quattordicesima edizione: “Siamo una realtà che rappresenta le tre associazioni agricole, nata quasi per gioco per promuovere la nostra comunità e col tempo è diventata una cosa importante. Voglio sottolineare il ruolo fondamentale dei volontari, degli sponsor, della Banca che fin dal primo anno ha creduto in noi e dell’Amministrazione comunale. Ciò che facciamo ci riempie di soddisfazione. Questa edizione è stata particolarmente generosa e oggi siamo pronti a distribuire 7.500 euro. Ora l’appuntamento è per il prossimo anno nel primo fine settimana di aprile”.
“Le feste sono sempre delle iniziative molto belle - ha concluso il parroco di Castel Bolognese don Marco Bassi -, Se poi fanno anche del buono diventano un’eccellenza. La vostra festa sta diventando una bella tradizione per il nostro paese e un fattore importante per la vita associativa della comunità, grazie agli utili che ogni anno vengono distribuiti”.
I BENEFICIARI
- “Pacco anonimo alimentare”, donazione consegnata al parroco don Marco Bassi della parrocchia S. Petronio da destinare a persone bisognose tramite la Caritas: “E’ una iniziativa della Caritas, con questo contributo faremo dei buoni spesa da donare a famiglie del territorio, che vivono situazioni di disagio, per trascorrere un Natale più sereno”.
- “Viviamo in positivo”(clownterapia):“Siamo un gruppo di Forlì attivo dal 2003, operiamo nell'ospedale, in carcere, nelle scuole, nelle case di riposo e nei reparti di lungodegenza. Siamo più di ottanta volontari che provengono da tutta la Romagna, da Imola fino a Rimini. Ci definiamo una grande banda, allega e colorata, portiamo un sorriso dove c’è disagio psicologico e fisico, quando entriamo noi per un attimo il paziente smette di avere dolore, la risata aiuta a staccare il cervello e il fisico, insomma fa bene. Andiamo anche nella scuola per instillare nei giovani i valori del volontariato e vediamo che ci ascoltano molto” .
- Associazione genitori Castel Bolognese:“Questa donazione andrà a fronte del progetto ‘Insieme apprendiamo’, un laboratorio che segue i ragazzi certificati Dsa (Disturbo specifico dell’apprendimento). L’obiettivo di questa iniziativa che portiamo avanti da sei anni è quello di rendere autonomi i ragazzi sia nello studio che nello svolgere i compiti. La donazione serve ad abbattere le quote a carico delle famiglie, necessarie per avere professionisti che seguono i ragazzi: insegnanti, logopedisti e altre figure specifiche. La nostra attività è rivolta alle classi quarte e quinte della primaria e ai tre anni della secondaria, dispiace di non potere dare continuità per le superiori. Questo è un obiettivo per il futuro”.
- Associazione sportiva dilettantistica Disabili Faenza: “Siamo un’associazione con sede a Faenza, ma operiamo in tutti i Comuni dell’Unione della Romagna faentina e oltre. Nonostante tanti servizi nati negli anni, in realtà il numero delle persone disabili è in crescita e con loro i bisogni. Il servizio è rivolto a circa 200 iscritti (dai bambini di 2 o 3 anni fino a persone oltre i 60). L’attività storica della nostra associazione che ha 31 anni di vita è il nuoto, l’acqua, infatti, favorisce l’inclusione sportiva. Poi l’atletica leggera fino alla nuova attività: il baskin che a Faenza ha avuto una grande esplosione, tanto da avere due squadre che partecipano al campionato regionale. Il baskin si ispira al basket ma ha caratteristiche particolari ed innovative. Un regolamento, composto da 10 regole, ne governa il gioco conferendogli caratteristiche incredibilmente ricche di dinamicità e imprevedibilità. Questo nuovo sport è stato pensato per permettere a giovani normodotati e giovani disabili di giocare nella stessa squadra (composta sia da ragazzi che da ragazze!). Ci preme rimarcare il fatto che lo sport è un grandissimo veicolo di inclusione sociale e culturale, perché purtroppo, nonostante l’impegno delle istituzioni, restano ancora tante barriere architettoniche fisiche e culturali. Con la nostra attività riusciamo a far capire all'opinione pubblica che, forse, la normalità non esiste, nella realtà siamo tutti un po' diversi gli uni dagli altri”.
- Ior (Istituto oncologico romagnolo): “Lo Ior è nato 40 anni fa a Forlì da un’idea del professore Amadori. Oggi il nostro slogan è ‘Vicino a chi soffre e insieme a chi cura’. Vicino a chi soffre con i mille volontari che coprono un territorio che va da Imola a Rimini. La vera forza e il cuore pulsante dell’associazione perché donano la cosa più importante che ognuno ha: il proprio tempo, un po’ come tutte le altre associazioni qui presenti. Assistiamo gli ammalati con l’assistenza domiciliare, li accompagniamo alle terapie, li aiutiamo con le psiconcologhe, perché sia i malati che i famigliari hanno bisogno di supporto psicologico. Nello steso tempo sosteniamo la ricerca, siamo uno dei più importanti sostenitori dell’Irst (Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori) di Meldola, oltre che avere contribuito a realizzarlo. L’Irst è un istituto di valenza nazionale e tramite lo Ior proponiamo borse di studio per inviare i giovani ricercatori a studiare nelle università più prestigiose, inoltre portiamo studiosi in Italia per divulgare e creare cultura su questa malattia”.
- Unitalsi: “Ci occupiamo di anziani e di ammalati, con i nostri mezzi li accompagniamo ai pellegrinaggi, ai soggiorni alle Case Unitalsi e nelle case di cura per esami, visite e terapie. Più in generale andiamo anche nelle abitazioni, facciamo compagnia cercando di dare supporto anche a livello psicologico per aiutarli a vivere meglio i problemi della vecchiaia”.
- Associazione Alzheimer Imola: “Siamo nati nel 1998, assistiamo i malati di Alzhiemr e le loro famiglie. Parliamo di una malattia devastante che porta via i ricordi, la memoria, che impedisce di riconoscere i propri famigliari. L’associazione fa dei progetti di supporto sia per i pazienti, sia per i famigliari con l’aiuto di psicologi. Spesso le famiglie hanno bisogno di un supporto per 24 ore al giorno, perché un ammalato di Alzheimer non si gestisce facilmente. Abbiamo gruppi di stimolazione cognitiva in modo da preservare il più a lungo possibile le capacità cognitive, e gruppi di supporto per i famigliari in modo da affrontare con più serenità questa fase così delicata. Il contributo servirà per un progetto che partirà a gennaio che prevede la nascita di un gruppo di auto aiuto per famiglie. Con l’aiuto di una psicologa, i famigliari si ritrovano assieme per confrontarsi sui loro problemi e per scambiarsi le singole esperienze”.
- Associazione Autismo Faenza Onlus: “Siamo un’associazione di famiglie con ragazzi autistici attiva dal 2012. Inizialmente l’intento è stato quello di cercare di raggruppare le famiglie per affrontare assieme una problematica molto complessa, dove è molto importante avere sempre della positività anche nelle situazioni più difficili. Siamo nati per aiutare un po’ tutti a capire la malattia, che non è così semplice da accettare, ma nello stesso tempo anche per approfondire le azioni e le strategie necessarie. Ultimamente abbiamo fatto un passo importante, cercando di mettere assieme tutte le associazioni che affrontano i problemi di disagio mentale, per essere più presenti e rendere più forte e intensa le nostre azioni. E’ nato così il ‘Gruppo disabilità Faenza’ dove ognuno mantiene la sua autonoma, ma assieme abbiamo iniziato a ragionare su azioni comuni. Abbiamo in campo molti progetti, quello più importante, al quale destineremo questa donazione, è ‘La chiocciola’, che serve a migliorare le abilità di bambini e ragazzi dal momento che si rileva la malattia fino ai 36 anni (un limite d’età che però vogliamo eliminare). I servizi sanitari e sociali sono in grande difficoltà e non sempre le loro risposte sono all'altezza dei bisogni, così diventa fondamentale il nostro supporto, più riusciamo ad avere più supportiamo le famiglie. L’obiettivo è di arrivare a coprire almeno il 50% delle spese a carico della famiglia. Per adesso lavoriamo con 42 bambini, però sono 130 le persone affette da autismi sul territorio faentino”.
- Fc Sparta Castel Bolognese: “Prestiamo molta attenzione all'avviamento al calcio dei giovanissimi. Infatti, oltre alla prima squadra, siamo presenti in tutte le categorie giovanili con la presenza di oltre 150 ragazzi”.
- Associazione sportiva basket Castel Bolognese: “Il Basket Castel Bolognese ha sempre avuto un'attenzione particolare per il settore giovanile, dove in tutti questi anni si sono destreggiati centinaia di atleti. Molto forte il coinvolgimento di ex giocatori in qualità di istruttori e allenatori. Quest'anno sono presenti ben 4 gruppi Minibasket e le squadre Under 16 e Under 18. A livello seniores, il Basket Castel Bolognese partecipa ai campionati di Promozione e Prima Divisione. Complessivamente, gli atleti tesserati superano le 100 unità: davvero un bel risultato, frutto dell'ottimo lavoro svolto in tutti questi anni”.