Comunità

Ogni bambino conta: la missione continua di Kasomay in Senegal

 

“Siamo presenti in Casamance, da oltre un decennio, con lo stesso obiettivo: garantire visite pediatriche gratuite e un sistema sanitario sostenibile per i villaggi rurali.” Così racconta la dottoressa Luisa Premoli, consigliera di Kasomay e veterana delle missioni. Dal 2011, l’associazione ha organizzato una ventina di missioni nella regione della Casamance, nel Sud del Senegal (distretto di Oussouye, provincia di Ziguinchor). 

 

Un sistema strutturato e professionale

 

“La sanità in Senegal non è come quella a cui noi possiamo affidare la nostra salute - spiega Premoli -. In quei luoghi qualsiasi cura, qualsiasi strumento e qualsiasi test ha un costo che ricade sui pazienti. Molti quindi considerano gli ospedali come luoghi in cui si va a morire, perché non ci sono soldi per poter pagare interventi o degenze. Con il nostro intervento abbiamo cercato di cambiare questa mentalità”.


Quello che Kasomay ha portato in Casamance è un sistema sanitario strutturato e continuo. “Siamo supportati in loco da tre pediatri ospedalieri che si alternano regolarmente nei post-de-santé - continua Premoli -, ambulatori situati a 60-70 km di distanza tra loro, e che garantiscono una presenza costante e rassicurante per le famiglie del posto. Noi ci rechiamo in Senegal durante due missioni, garantendo visite in primavera e autunno”.


Sul posto è inoltre presente un fisioterapista (dr. Fara Mbengue), che segue settimanalmente i bambini con deficit motori, “li visita, li accompagna nei villaggi grazie a un autista, supportato dalla collaboratrice Marietou, che segue esercizi a casa, prenotazioni ed esami”, racconta Premoli. “E quando serve, Kasomay copre esami specialistici, ricoveri e interventi, in particolare nella capitale Dakar, con personale coordinatore e operatori locali retribuiti dall’associazione”.

 


Storie di vita e cure continue

 

Una delle pazienti seguite grazie al sostegno della BCC della Romagna Occidentale è Baratu Diallo: inizialmente portatrice di una cardiopatia congenita, è stata operata a Dakar grazie al coordinamento tra Kasomay, i medici locali e un cardiochirurgo di fama internazionale che è intervenuto sulla bambina. Ora Baratu è in cura per problemi ortopedici, indossa un corsetto e frequenta regolarmente le sedute di fisioterapia.


Un’altra storia significativa è quella di una bambina di sei anni, entrata nel 2024 nel programma di chemioterapia per leucemia, seguita con continuità insieme ad altri casi complessi.
I numeri che contano (dati 2024)

  • 363 bambini visitati
  • 268 sessioni di fisioterapia
  • 22 interventi chirurgici, di cui 1 di cardiochirurgia
  • 214 visite svolte durante le due missioni annuali (primavera e autunno) da pediatri italiani e specialisti. 

“Ogni missione - spiega la dottoressa Premoli -, include un attento follow-up postoperatorio, appuntamenti per i controlli, prenotazioni radiografie, esami e supporto logistico ai genitori”.



Il prezioso sostegno della BCC

 

La BCC della Romagna Occidentale ha a cuore, da tempo, Kasomay e la sua presenza attenta ed efficace in Casamance. “Come associazione teniamo molto alla vicinanza della Banca, che sentiamo davvero sensibile alle nostre iniziative - continua Premoli -. Tengo anzi a sottolineare come il 94 % di ogni euro raccolto venga utilizzato per le cure mediche e solo il 6 % copra costi amministrativi. In casi di urgenza, come per Baratu, la Banca ha garantito interventi salva-vita e trattamenti specialistici. I volontari italiani coprono personalmente le spese di viaggio, offrendo un impegno autentico e gratuito”. Una sinergia che significa molto e che porta tanti benefici alle famiglie della regione.

 

Un progetto che cresce

 

Grazie alla struttura consolidata di pediatri, fisioterapisti, autisti e collaboratori locali, Kasomay ha introdotto un modello sostenibile di assistenza sanitaria in Casamance. “Questo è stato riconosciuto come virtuoso e trasparente, tanto da guadagnare la fiducia delle famiglie senegalesi e dei sostenitori italiani - sottolinea Premoli -. La percezione del luogo è cambiata: l’ospedale, una volta era luogo di morte, oggi rappresenta una speranza. La fiducia dei villaggi è la nostra vittoria più grande. Questo accade grazie a chi, come la BCC Romagna Occidentale, investe davvero su un servizio sanitario di largo respiro e impatto”.

 

 

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