Comunità
Un libro per raccontare la vita di Don Angelo Bughetti, ora Venerabile

È uscito in questi giorni il libro di Marilena Spadoni dal titolo "Angelo Bughetti. Nessuno è veramente grande se non è veramente buono", un’opera che ripercorre la vita e l’impegno pastorale e sociale di Don Angelo Bughetti, figura straordinaria della Chiesa imolese. La pubblicazione è stata realizzata grazie al sostegno della BCC della Romagna Occidentale, da sempre attenta alla valorizzazione del territorio e dei suoi testimoni più autentici.
Il libro, uscito per i tipi della casa editrice Ave nella collana Testimoni, vuole essere non solo un omaggio alla memoria di Don Bughetti, ma anche uno strumento per far conoscere il valore della sua eredità spirituale e sociale, ancora oggi viva nel cuore della comunità imolese.
Don Angelo Bughetti, una vita rivolta ai giovani e ai bisognosi
Don Angelo Bughetti nacque a Imola il 27 agosto 1877 e fu ordinato sacerdote nel 1900. Fin dai primi anni del suo ministero si distinse per le sue doti oratorie e per la passione educativa rivolta ai giovani. Fu fondatore di numerose realtà ricreative e formative, tra cui il Circolo "Silvio Pellico", la Prima Juventus e il Ricreatorio S. Filippo Neri, tutte raccolte nel Patronato Gioventù. Queste iniziative, avviate nello storico Palazzo Monsignani di Imola, rappresentarono un punto di riferimento per centinaia di ragazzi.
Nel 1915, in piena Prima guerra mondiale, fondò l’Istituto Artigianelli (intitolato a Santa Caterina) per accogliere e formare gli orfani di guerra. Negli anni successivi, promosse la nascita della Federazione diocesana della Gioventù cattolica italiana e del Reparto San Giorgio degli Esploratori cattolici, ispirato allo scoutismo. A partire dal 1930 si dedicò completamente alla cura degli orfani e dei giovani aspiranti al sacerdozio, trasferendosi all’Istituto di Santa Caterina.
Particolarmente significativa fu la sua azione durante la Seconda guerra mondiale, quando, pur affaticato da gravi problemi di salute, non fece mai mancare il suo aiuto ai più bisognosi, incarnando un’autentica testimonianza di carità e dedizione al prossimo.
L’attribuzione della Venerabilità a Don Bughetti
A riconoscimento della sua vita esemplare, il 14 aprile 2025, durante un’udienza con il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto sulle virtù eroiche del Servo di Dio Angelo Bughetti. Don Bughetti è così divenuto Venerabile, un importante passo nel cammino verso la santità.
La BCC Romagna Occidentale: Un’opera che sostiene un’opera
“La BCC Romagna Occidentale è, da sempre, più di una banca - sottolinea Luigi Cimatti, presidente della Banca, nella postfazione del libro dedicato a Don Bughetti -. Siamo parte delle nostre comunità, siamo una realtà profondamente radicata nel territorio. Siamo custodi di valori che trovano la loro essenza nel servizio, nella solidarietà e nell’attenzione alle famiglie e alle imprese. È in questa prospettiva che abbiamo scelto di sostenere la realizzazione di un libro dedicato a Don Angelo Bughetti, Servo di Dio, una figura straordinaria che, con instancabile dedizione, ha lasciato un segno indelebile nella nostra terra e nelle generazioni che si sono susseguite”.
Il lavoro di Don Bughetti con l’Oratorio di Santa Caterina
“Con la fondazione dell’Oratorio di Santa Caterina - prosegue il Presidente Cimatti -, Don Bughetti ha dato vita a un’opera della Chiesa, capace di accogliere, educare e accompagnare i giovani lungo il cammino della vita. La nostra BCC condivide questa vocazione, essendo anch’essa un’opera della Chiesa, in quanto fondata nel 1904 grazie all’impegno di sacerdoti e laici ispirati dalla Dottrina Sociale di Papa Leone XIII. Don Bughetti e i nostri Padri fondatori sono stati animati dallo stesso impegno cristiano nel dare risposte concrete ai bisogni della società. La loro visione, i loro valori, la loro fede si sono tradotti in azioni tangibili, in scelte di vita che hanno dato forma a istituzioni capaci ancora oggi di essere dei punti di riferimento. Capaci di essere dei buoni esempi”.
Il valore della memoria per il bene comune
“Crediamo profondamente nel valore della memoria, perché è proprio dalla memoria che possiamo trarre insegnamento per costruire il migliore futuro possibile. Questo libro non è solo un omaggio al passato, ma è anche una testimonianza viva di come si possa concretamente portare avanti un’idea sostenibile di collettività sostenibile, in cui ci si prende cura di tutti e non si lascia indietro nessuno.
Siamo orgogliosi di contribuire a questa opera letteraria. Perché una Banca della comunità non può dirsi tale se non riconosce la propria responsabilità nell’essere al servizio del bene comune”, conclude Luigi Cimatti.