Mordano, Murdè(n) in romagnolo, con Bubano costituisce un comune bolognese, situato al confine con la Provincia di Ravenna.
Le vicende che storicamente interessarono Mordano sono strettamente legate al confinante Comune di Imola, che fino dall’alto medioevo cercò di annetterlo contendendolo alla Provincia di Bologna.
Oggi, dell’antico feudo di Mordano, oltre alle mura che lo cingevano rimangono le due torri, simbolo di questa piccola cittadina, che fanno da ala all’ingresso dell’antico nucleo fortificato. Le torri sono state costruite negli anni Ottanta del XIX secolo su progetto dell'ingegnere Giovanni Brusi prendendo come modello le torri dell'arsenale di Venezia. Quando si percorre la SP54, la strada che attraversa la cittadina, è impossibile non notare l’imponenza di queste torri gemelle, di fronte alle quali, in Via Borgo General Vitali 41, anche noi con la nostra filiale esponiamo una torre, simbolo presente nel nostro logo, che trasmette solidità e ci segue nel dialogo con le comunità, le famiglie, le realtà sociali ed economiche del nostro territorio.
Mordano, insieme a Bubano, verso la fine dell'Ottocento, era un paese prevalentemente agricolo, ancora oggi nel suo paesaggio prevalgono i colori dei campi e degli alberi da frutto. Passeggiando per i dintorni del Comune è facile perdersi nell’immensità dei campi di grano dove l’unico riferimento sono gli argini del fiume Santerno che li attraversa.
Circondato dai campi, fuori dalla protezione delle mura del paese, sorge il Convento di San Francesco, sotto il quale è possibile vedere ancora i resti di un antico convento, primo centro di culto cristiano della zona, costruito con tutta probabilità prima del 1000 dai monaci benedettini. Il convento, intitolato a Sant'Anastasio, fu successivamente abbandonato dai benedettini, probabilmente a causa di un’alluvione che fece esondare il fiume Santerno; l’edificio quindi cadde in disuso, fino al 1478 quando fu recuperato dai francescani.
Appena fuori dal convento, guardando il paesaggio, si prova un senso di smarrimento, immersi nella bellezza della nostra Terra Comune così rigogliosa.